Se è vero che oggi gli argomenti di discussione virano spesso verso altri lidi (infotainment, consumi, Adas), quando si entra nel territorio della prestazione c'è ancora un solo numero in grado di tracciare, meglio di ogni altro, il profilo di una vettura: accelerazione 0-100 km/h. Basta quello, che siano quattro, otto o dodici secondi, per ottenere una sintesi delle capacità di un'auto e far comprendere al volo se si tratta di un prodotto brillante, oppure no. Perché sono decenni che lo 0-100 ce l'abbiamo in testa: per noi appassionati questo valore è uno dei termometri della performance.
Di seguito, quindi, vi presentiamo la Top 10 delle sportive più scattanti mai passate dal nostro Centro prove di Vairano, dalla posizione più bassa alla vetta della classifica.
Rimpiazzata dalla più prestante 750S, la precedente 720S provata su Quattroruote nel 2018 continua a occupare la decima piazza assoluta in materia di accelerazione. Lo fa con un ottimo 2,7 secondi sullo 0-100, valore di rilievo se si considerano i 720 CV e la sola trazione posteriore. Più che lo scatto breve, è interessante l'allungo: 0-200 in 7,07 s e chilometro da fermo in 17,87 s con uscita a 296,8 km/h.
Al nono posto un'altra McLaren, la più piccola 570S Spider, che si mette dietro la sorella maggiore con un vantaggio di soli 3 centesimi. A 200 km/h ci arriva in 8,32 s e il km da fermo in 18,8 s (uscita a 276,1 km/h).
Nella classifica ristretta entra anche una elettrica, forte della sua potenza massima combinata (761 CV di picco massimo, 680 cavalli costanti) e, soprattutto, della sua architettura bimotore che di fatto la rende una 4x4. Così, in termini di motricità e scatto breve, la Porsche Taycan Turbo S è riuscita a mettere a segno un tempo straordinario: 2,65 secondi, un'accelerazione mostruosa cui contribuisce anche la scelta di averla dotata di un riduttore con due rapporti, con il primo più corto proprio per favorire gli scatti e il secondo per gli allunghi; che sono buoni, per inciso, ma non quanto quelli delle sportive tradizionali: il km viene tagliato dopo 19,47 secondi.
Tempo strepitoso per questa Huracan Evo Coupé, con la trazione integrale e una logica di funzionamento del launch control evidentemente ben a punto. 2,64 sono i secondi necessari per bruciare lo scatto breve, mentre l'allungo garantito dal V10 5.2 consente di bruciare il km da fermo in 19,18 secondi, sfondando il muro dei 270 km/h.
Sole due ruote posteriori, ma un launch control che lavora bene e un notevole grip meccanico garantito dai pneumatici specialistici. Così, alla Maserati GT2 Stradale sono sufficienti 2,57 secondi per chiudere la pratica dello 0-100 km/h, con la sua corsa che prosegue senza cali nel corso dei mille metri di test uscendone a 268,8 km/h dopo 19,08 secondi.
Qui andiamo un po' indietro nel tempo, precisamente nel novembre del 2014 quando la prima supercar plug-in ibrida della storia ha varcato i cancelli della nostra pista di Vairano. La potenza combinata di 893 cavalli arrivava da un motore elettrico sistemato sull'asse anteriore e una seconda unità a batteria sistemata dietro, a supporto del termico: un V8 aspirato di 4.6 litri strettamente derivato dalla Porsche RS Spyder di classe LMP2 che gareggiava nell'American Le Mans Series e alla 24 Ore di Le Mans. Grazie alla notevole cavalleria e alla trazione sulle quattro ruote, la Porsche 918 Spyder siglava, all'epoca, il record assoluto sullo 0-100: 2,56 secondi; notevolissimo, poi, l'allungo: 17,96 secondi sul km, con una velocità di 291,6 km/h.
Il record della 918 Spyder è stato poi infranto, qualche tempo dopo, da un'altra Porsche: la GT2 RS su base 991, ancora oggi senza un'erede diretta (ma che dovrebbe arrivare a breve). Con 700 cavalli, 750 Nm di coppia e un telaio in splendida forma (materiali compositi di ogni genere in ogni dove per contenere il peso in 1.545 kg), questa supersportiva ha fatto valere la proverbiale motricità di tutte le 911 staccando un tempo di 2,55 secondi. Rispetto alla 918 Spyder, però, in allungo perde qualcosa, uscendo dal km con 10 km/h in meno (281,0).
Le supercar plug-in, nel frattempo, si sono evolute ed ecco arrivare la Lamborghini Revuelto, con 1.015 cavalli spremuti dal colossale V12 aspirato di 6.5 litri abbinato a ben tre motori elettrici, di cui due deputati a dare moto alle ruote anteriori. Con un tempo di 2,41 secondi sullo scatto breve, si pone sul gradino più basso del podio; tuttavia, in questo caso, considerare solo lo 0-100 è poco indicativo: una volta lanciata, la Lambo riesce infatti a dare sfogo a tutta la sua potenza propulsiva e così le bastano 7,06 secondi per arrivare a 200 km/h e appena 17,63 per tagliare il km, con una punta d'uscita di ben 298,06 km/h.
Per raccontare questo secondo posto, dobbiamo spoilerarvi la vincitrice di questa Top 10. L'Audi RS e-tron GT Performance, infatti, ha stampato lo stesso identico tempo (2,19 secondi) della Ferrari SF90 Stradale. Tuttavia, mettiamo la sportiva di Maranello al primo posto perché molto più rapida dell'Audi in tutti gli altri traguardi, dai 200 km/h ai 400 e 1.000 metri. Ciò non sminuisce, comunque, una prestazione di assoluto rilievo, ottenuta grazie alla spinta congiunta di un motore per ogni asse e a una potenza di picco di ben 925 cavalli e 1.000 Nm di coppia. È lo stacco da fermo di quest'Audi a impressionare, basti pensare che nel primissimo spunto, da 0 a 30 km/h, rifila quasi un decimo alla Ferrari: 0,36 secondi anziché 0,43.
And the winner is… Come già anticipato, la SF90 Stradale, forte di un powertrain straordinario da 1.000 cavalli combinati e di un favorevole rapporto peso-potenza, oltre che di strategie di partenza molto raffinate. Detto del tempo sullo 0-100, identico a quello dell'Audi RS e-tron GT, è l'allungo a fare davvero la differenza con qualsiasi altra vettura: la Ferrari detiene infatti anche i record assoluti sullo 0-200 km/h (soli 6,27 secondi), sui 400 metri (9,30 secondi, 242,5 km/h) e sul km da fermo (17,09 secondi, 303,43). Dunque, per riscrivere nuovi riferimenti, aspettiamo al varco la Ferrari F80…