L'esecutivo, dunque, si è rimangiato tutto dopo appena sette mesi. Il ministero dell'Economia stava lavorando da tempo al progetto di progressivo allineamento, stabilendo che dall'inizio del prossimo anno l'imposta sia la stessa per i due carburanti: 672,90 euro per mille litri. Dunque, prendendo a riferimento il prezzo medio alla pompa rilevato dal ministero dell'Ambiente il 13 ottobre scorso – 1,699 €/l per la benzina e 1,625 €/l per il diesel – se questa misura dovesse entrare in vigore oggi, a parità di prezzo della materia prima e di margine lordo per la filiera dei carburanti, la benzina scenderebbe a 1,649 €/l e il gasolio salirebbe a 1,675 €/l, sorpassando la "verde". In pratica, il costo del pieno di una vettura del segmento C con un serbatoio da 40 litri diminuirebbe da 67,96 a 65,96 euro per chi va a benzina e aumenterebbe da 65 a 67 euro per chi marcia a gasolio.
Attenzione, trattandosi di un disegno di legge questa misura entrerà in vigore solo dopo l'eventuale approvazione del parlamento, che dovrà avvenire obbligatoriamente entro il 31 dicembre. Ovviamente Camera e Senato, maggioranza (e governo) permettendo, potranno modificare il testo base.