La risposta è sì, almeno in parte. La Tonale resta una Suv che ama le curve, senza mai risultare rigida o nervosa. Dialoga con la strada in maniera sincera, anche tra i tornanti, piace per compostezza e prevedibilità. Meno convincente è la taratura con cerchi da 20 pollici, con spalla ultra ribassata: belli, certo, ma pronti a ricordarvi dove si trovano tutte le buche della vostra zona. L'assetto, già sostenuto di suo, con questa configurazione diventa rigido per le nostre strade. Meglio optare per i 19 pollci.
Sul fronte tecnico, invece, i progressi si sentono eccome. Il restyling porta con sé una nuova centralina di gestione ibrida che smussa le asperità del passato: meno strappi, meno esitazioni, più fluidità nei passaggi tra termico ed elettrico. Tutto procede con maggiore naturalezza, anche in ripresa. Quando la batteria è carica, la Tonale viaggia in elettrico puro per circa 70 km reali, silenziosa e composta. Ma il suo equilibrio migliore arriva in modalità Dynamic, soprattutto se si sceglie di usare il cambio in manuale, dunque i paddle al volante in alluminio ricavati dal pieno: i 270 cavalli complessivi (anche se sono 10 in meno rispetto a prima) rispondono con una progressione lineare e convinta: la Tonale non è una sprinter, ma lo scatto 0-100 km/h archiviato in circa sei secondi sintetizzano una prontezza interessante.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo, a costo di sembrare noiosi: le plug-in danno il meglio, in termini di efficienza, soltanto se vengono ricaricate spesso. Tesi avvalorata – se ancora non foste convinti – dalle rilevazioni del Centro Prove: testando la versione precedente con l'accumulatore scarico, i nostri espert hanno infatti misurato una media di 12,2 km/litro in città, 13,3 in statale e 12,6 in autostrada. Tenetelo bene a mente, in attesa dei numeri della Tonale 2026.
L'impianto frenante by wire della Tonale è efficace: la corsa è naturale, la modulazione precisa e la potenza costante, senza quella sensazione “gommosetta” tipica di molte plug-in. E nella vita di tutti i giorni, la Tonale si fa apprezzare: insonorizzazione curata, sedili comodi, infotainment più rapido e un assistente vocale, Alexa, che capisce tutto anche quando si bofonchia. Non manca qualche piccolo neo: il bagagliaio, sacrificato a 276 litri (misurati dal Centro Prove in occasione di un test precedente) è davvero ai minimi termini per la categoria, anche se conserva - per fortuna - il dispositivo per il carico passante e un piccolo doppiofondo, perfetto per alloggiare i cavi di ricarica.
Nel complesso, la Tonale 2026 è più armoniosa da guardare e più fluida da guidare. Non cambia carattere, ma lo esprime con più coerenza. Per completezza va detto che l'offerta non si esaurisce con la versione plug-in: in gamma restano anche il diesel 1.6 da 130 CV, abbinato al cambio automatico doppia frizione a sei rapporti, e il mild hybrid con il 1.5 turbo a geometria variabile da 175 CV. Ma se cercate la trazione integrale, la scelta è obbligata: solo la plug-in Q4 la offre. Volete sapere quanto costa? C'è da aspettare qualche giorno: i prezzi verranno comunicati il 20 ottobre.