Per scoprirlo, abbiamo messo a confronto due auto accessibili: la Dacia Sandero GPL e la nuova Citroën ë-C3 elettrica. Due modi diversi di interpretare la mobilità economica, di ieri, oggi e domani. Poi, abbiamo usato la nostra formula "15.000-70-30": 15.000 chilometri l'anno, con il 70% coperto dall'alimentazione più conveniente. Per il Gpl significa 70% a gas e 30% a benzina, mentre per l'elettrica 70% di ricariche domestiche e 30% alle colonnine pubbliche.
La Sandero, con il suo 1.0L turbo a tre cilindri da 100 CV, percorre una media misurata di 13,3 km/L a Gpl, spendendo circa 5,36 euro ogni 100 km. Nel nostro scenario annuale, il carburante costa poco più di 1.000 euro. La e-C3, con batteria da 44 kWh e 113 CV, consuma 5,8 km/kWh: 100 km possono costare da 3,95 euro (in ricarica domestica) a 13,50 euro (colonnina HPC). Anche qui, applicando la formula, il totale annuo è… praticamente identico: circa 1.025 euro.
A cambiare è sicuramente il prezzo d'acquisto: 18.600 euro per la Sandero, 28.400 per la Citroën. Una forbice ampia, che però si riduce molto nel tempo: dopo quattro anni e 60.000 km, considerando manutenzione, assicurazione e anche valore residuo stimato dalla divisione Quattoruote Professional, la differenza reale scende a poco più di 1.000 euro... a favore del Gpl. In pratica, i costi di esercizio si stanno livellando: il Gpl resta imbattibile per chi non ha un garage dove ricaricare e vuole comunque spendere poco al chilometro, mentre l'elettrico, con ricarica domestica e incentivi, è sempre più competitivo. Dunque il “nuovo Gpl” forse non è ancora arrivato ad oggi… ma si sta avvicinando.