Dai dazi alle terre rare per le elettriche, i perché dello scontro totale Usa-Cina


Data inizio: 11-10-2025 - Data Fine: 11-12-2025


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Un ottobre 2025 nero per le relazioni fra Usa e Cina, da tempo ai ferri corti in tema di dazi, in un'escalation che sta raggiungendo l'apice. In un post sul suo Truth Social, Donald Trump scrive che Pechino “sta diventando molto ostile": il riferimento è alla stretta all'export di terre rare, vitali per molti settori industriali tra i quali l'automotive. "Non si è mai visto nulla di simile", sbotta Trump, pronto a considerare un “massiccio aumento” dei dazi contro la Repubblica Popolare. Un notevole balzo indietro rispetto al primo accordo tra Washington e Pechino a maggio 2025.

Cercando di fare il punto fra accuse, smentite e ripicche, ecco i punti chiave della guerra commerciale fra le due superpotenze.

Aprile 2025: primo giro di vite cinese sulle terre rare

Contro i dazi imposti dagli States al gigante asiatico, Pechino avvia una stretta all'export di terre rare: preziose fra l'altro per le auto termiche ed elettriche, nonché essenziali per tecnologie avanzate come i sistemi di difesa missilistica. Metalli sui quali il colosso orientale ha quasi il monopolio planetario.

Ottobre 2025: una nuova stretta

Il Celeste Impero annuncia nuove restrizioni all'export verso i Paesi di tutto il mondo: impone alle società straniere di ottenere un'autorizzazione governativa per esportare qualsiasi prodotto contenente più dello 0,1% di quei metalli sul valore complessivo della merce.

Tariffe portuali

Il 10 ottobre, il ministero dei Trasporti rende noto che la Cina imporrà tariffe portuali aggiuntive per ogni viaggio effettuato dalle navi di proprietà o legate agli Stati Uniti dal 14 ottobre. Una replica ai dazi sulle navi legate al Dragone per rilanciare la cantieristica navale interna e smorzare la straordinaria impennata cinese. Secondo Pechino, trattasi di legittima difesa: obiettivo, salvaguardare l'equità nei mercati globali della navigazione. Si tenga presente che la nazione asiatica si è catapultata al primo posto nel mondo della cantieristica navale, con strutture gigantesche che gestiscono progetti commerciali e militari. Per dare l'idea, nel 2024 il Paese della Grande Muraglia ha sfornato 1.000 navi commerciali, contro le 10 prodotte dagli States.

Componenti delle batterie

Non ultimo, Pechino comunica che controllerà le esportazioni di componenti per batterie al litio, per rafforzare il proprio dominio sulla tecnologia critica per l'auto elettrica.

La reazione di Trump

Arriviamo così al 10 ottobre, quando Trump denuncia "l'ostilità della Cina: non si è mai visto nulla di simile", attacca il presidente Usa. "La mossa (sulle terre rare, ndr) bloccherà i mercati, complicando la vita a tutte le nazioni”. Trump annuncia che imporrà un dazio aggiuntivo del 100% sui beni provenienti dalla Cina, oltre al 30% di tariffe già in vigore, dal 1° novembre o anche prima. E sostiene che gli States hanno “due monopoli per ognuno di quelli detenuti dalla Cina: non avrei mai pensato che si potesse giungere a questo punto”. Ma così è stato.

Incontro a rischio

L'inquilino della Casa Bianca apre perfino alla possibilità di annullare il suo incontro con l'omologo cinese, Xi Jinping, a margine del summit della Cooperazione economica dell'Asia-Pacifico (Apec) che si terrà il 31 ottobre e il 1° novembre 2025 in Corea del Sud. “Avrei dovuto incontrare Xi tra due settimane, ma ora sembra che non ci sia ragione per farlo”.

Guai anche per l'Europa

In un'economia globale interconnessa, la battaglia delle terre rare della Cina contro gli Usa causa danni pure al Vecchio Continente. Per arrivare a un compromesso, il 24 luglio 2025 il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha incontrato il leader orientale Xi Jinping. È andato tuttavia a vuoto il tentativo di sbloccare le domande di licenza di esportazione dei metalli. La situazione risulta così complessa che diverse aziende europee presentano le richieste con notevole anticipo, in previsione dei forti ritardi nelle spedizioni. Si conferma pertanto la vulnerabilità strategica dell'Unione europea, in analogia alla crisi dei chip 2020-2023.

Terre rare e auto: i legami

Le terre rare (un gruppo di 17 elementi chimici metallici) si rinvengono, in piccole concentrazioni, in vari minerali. Dotate di proprietà uniche, sono essenziali per le auto. In estrema sintesi:

- nelle vetture elettriche, vengono utilizzate per creare magneti permanenti compatti, che rappresentano il cuore dei propulsori sincroni;
- nei mezzi a benzina o diesel, si trovano nei sensori, nei motorini dei finestrini elettrici e dei tergicristalli, nei sistemi di infotainment, nonché (il cerio) nei convertitori catalitici.




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