La Praga Bohema è una delle hypercar più esclusive e sorprendenti degli ultimi anni. Un gioiello di ingegneria nato da un marchio storico che pochi conoscono, ma che vanta oltre un secolo di tradizione.
Fondata nel 1907 a Praga, la Casa è stata protagonista dell'industria cecoslovacca del Novecento con automobili, motociclette, camion e veicoli militari. Dopo decenni di silenzio, il brand è tornato nel 2011 con la R4S, seguita dalle R1 e R1R.
Oggi quell'esperienza culmina nella Bohema, presentata come prototipo nel 2022 e in produzione dal 2023, realizzata in soli 89 esemplari: un numero scelto per celebrare l'89º anniversario della vittoria della Praga Alfa alla 1000 Miglia di Cecoslovacchia del 1933.
La Bohema è omologata per uso stradale, una sfida che richiede test severi su ogni componente. Il vantaggio della piccola serie è la libertà di sviluppare soluzioni dedicate:
Questi dettagli, apparentemente minori, possono bloccare l'omologazione. Risultato? Oltre 500 componenti in più rispetto alla radicale R1, che spiegano anche il prezzo milionario.
Sotto la carrozzeria si nasconde un V6 biturbo di 3.8 litri, derivato dalla Nissan GT-R e rivisto da Litchfield Engineering.
Caratteristiche principali:
Le prestazioni sono da prototipo: 0-100 km/h in 2,3 secondi e oltre 300 km/h di velocità massima.
Sul circuito di Spa-Francorchamps, tra Eau Rouge e Blanchimont, la Bohema mostra il suo equilibrio: prevedibile, stabile sul veloce, adatta sia ai piloti esperti sia ai neofiti.
A 250 km/h genera 900 kg di deportanza, valori da vettura endurance.
Compromessi? Accesso scomodo, cambio impegnativo nel traffico e raggio di sterzata ampio. La Bohema resta un'auto da pista adattata alla strada, non il contrario.
Con un prezzo superiore a 1,3 milioni di euro, la Praga Bohema si posiziona accanto a Aston Martin Valkyrie, Mercedes-AMG One e McLaren Senna. Ma la sua proposta è unica: un'esperienza artigianale, fatta a mano, per emozioni autentiche senza compromessi.