Un V12 da 12 mila giri per la Le Mans GTR


Data inizio: 16-08-2025 - Data Fine: 16-10-2025


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Il nome di Gordon Murray è sinonimo di ingegneria automobilistica raffinata e di una visione purista delle prestazioni. E la Le Mans GTR appena svelata alla Monterey Car Week è lì a dimostrarlo. Questo progetto racchiude la passione di Murray per le longtail da endurance, reinterpretandone il fascino con soluzioni contemporanee e un'esclusività senza pari. Non una semplice evoluzione, ma una dichiarazione d'intenti che fonde l'eleganza aerodinamica con un'esperienza di guida profondamente connessa alla pista.

Ispirata da vere icone. La GMSV Le Mans GTR si distingue immediatamente per la sua forma affusolata, un chiaro richiamo alle longtail da competizione degli anni 70, 80 e 90, con dettagli ispirati alle Matra-Simca MS660, Porsche 917 e Alfa Romeo Tipo 33/3. La carrozzeria è stata progettata per l'ottimizzazione aerodinamica, con uno splitter anteriore, profonde minigonne laterali e un diffusore posteriore a doppio canale che contribuiscono a generare il massimo dell'effetto suolo. Un'ala posteriore completa il pacchetto, assicurando un equilibrio ottimale tra deportanza e resistenza aerodinamica. Si notano anche prese d'aria maggiorate all'anteriore e nuove prese laterali a ridosso delle ruote posteriori, dedicate al raffreddamento del motore e del cambio. All'interno, nonostante l'impostazione da pista, è stata mantenuta la ricercatezza dei materiali già vista sulla GMA T.50, con plancia, interruttori, quadranti, imbottiture dei sedili e pedaliere completamente ridisegnati e focalizzati sul pilota. I clienti hanno la possibilità di specificare materiali e colori per omaggiare le leggendarie vetture da corsa del passato o creare un abitacolo moderno e altamente personalizzato.

Ne faranno solo 24. Per una vettura del genere, Murray non poteva che scegliere un V12 ad altissimo regime di rotazione, con cambio manuale a sei marce. Rispetto alla T.50, quasi ogni elemento tecnico è stato modificato. Il propulsore promette un'esperienza sonora profonda e bilanciata grazie al doppio scarico che emerge dal diffusore, e permette di spingersi fino a 12.100 giri: una presa d'aria dinamica montata sul tetto amplifica ulteriormente la il suono di questo dodici cilindri all'interno dell'abitacolo. Per l'utilizzo in pista, la vettura adotta sospensioni più rigide e leggere, una carreggiata più ampia e pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 di dimensioni maggiori. Prodotta in una serie limitatissima di soli 24 esemplari, uno per ogni ora della celebre gara di Le Mans, ogni vettura è già stata allocata al suo futuro proprietario: le prime consegne previste per il 2026, ma i prezzi non sono stati divulgati.




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