Tutti i numeri del progetto


Data inizio: 06-08-2025 - Data Fine: 06-10-2025


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Il Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, facendo così scattare la fase operativa vera e propria. Mancano dei passaggi tecnici, tra cui la bollinatura della Corte dei Conti, e soprattutto il progetto esecutivo a carico del contraente generale, il consorzio Eurolink guidato dal colosso delle costruzioni Webuild. Sarà quest'ultimo a sgombrare il campo dai dubbi manifestati da tecnici o politici dell'opposizione per il rischio sismico (uno dei piloni dovrebbe sorgere su una faglia ancora attiva) e l'impatto ambientale e rafforzati dai rilievi di istituzioni come Anac, Ispra, Ingv e Consiglio superiore dei lavori pubblici. Di sicuro, l'opera è caratterizzata da numeri senza precedenti a livello globale, quantomeno sulla carta.

Un'opera da record. Secondo Webuild, a capo del consorzio che vede anche la partecipazione della spagnola Sacyr, della giapponese IHI e alle italiane Condotte e Itinera, la lunghezza complessiva sarà di 3.666 metri, mentre la campata centrale sospesa sarà di 3.300 metri. Sarà dunque il ponte "sospeso" più lungo al mondo. L'impalcato, largo circa 60 metri, ospiterà tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio. L'opera avrà una capacità massima di 200 treni al giorno e 6.000 veicoli l'ora. Le torri d'acciaio saranno alte 399 metri, mentre il sistema di sospensione sarà caratterizzato da cavi da 1,26 metri di diametro, ciascuno dei quali formato da 44.323 fili d'acciaio, per una lunghezza totale di 5.320 metri. Il progetto prevede anche una serie di infrastrutture complementari su entrambe le sponde dello Stretto (oltre 40 chilometri di strade e ferrovie), opere di collegamento funzionali e non funzionali, nonché "opere di mitigazione e compensazione ambientale, territoriale e sociale".

Gli interventi sul territorio. Per esempio, in Calabria i collegamenti stradali si estenderanno per circa 10 km, mentre il tratto ferroviario misurerà 2,7 km e sarà progettato per collegarsi sia alla linea tirrenica storica, sia alla futura linea ad alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria. In località Piale, nel Comune di Villa San Giovanni, sorgerà un Centro Direzionale, ossia un complesso multifunzionale per ospitare attività connesse alla gestione dell'Opera e servizi (negozi, ristoranti e centro convegni). In Sicilia saranno invece realizzati 10,4 km di strade e 17,5 km di ferrovie. L'intervento ferroviario è progettato per collegarsi all'esistente rete regionale Messina-Catania e Messina-Palermo. Tra le grandi opere previste, ci sono anche tre stazioni ferroviarie nella città di Messina (Papardo, Annunziata ed Europa) concepite per offrire un servizio di trasporto all'area urbana, collegando il Ponte con Università, ospedali e con il centro cittadino. Webuild ritiene che tutte le opere siano destinate a cambiare "profondamente la mobilità delle due regioni coinvolte tutelando allo stesso tempo l'ambiente: circa 12 milioni di metri cubi di materiale da scavo in Sicilia e circa 4,5 milioni in Calabria saranno riutilizzati per costruire i rilevati stradali, per il recupero ambientale e per opere di ripascimento della costa tirrenica".

La questione del "franco navigabile". Infine, non manca una questione di vitale importanza per il traffico marittimo, ossia l'altezza minima necessaria per consentire il passaggio delle grandi navi portacontainer. Le compagnie di navigazione hanno espresso dei timori che hanno, a loro volta, alimentato preoccupazioni sulle conseguenze di un'eventuale riduzione del traffico sul vicino porto di Gioia Tauro. Webuild ha garantito che l'altezza sul livello del mare dell'impalcato del Ponte sarà di 72 metri, per una ampiezza di 600 metri, e soprattutto che il cosiddetto franco navigabile sarà "di 70 metri in condizioni di pieno carico delle corsie stradali e due treni passeggeri in contemporanea". Per l'azienda, si tratta di "parametri in linea o superiori a quelli dei ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali". Ovviamente, sono da record anche i dati economici: 13,5 miliardi di euro già stanziati con la Legge di Bilancio del 2024, oltre 23 miliardi di euro di impatto positivo sul Pil italiano (la stima è di Open Economics), 10 mila nuovi occupati nel primo anno di cantiere, 120 mila Ula (unità lavorative attivate) e 253 imprese coinvolte. "Per la maggior parte saranno lombarde, ma anche venete e piemontesi e a guidare il consorzio sarà un'azienda italiana", ha assicurato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. 




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