I 125 anni di storia della Renault, fatti di centinaia di automobili, di oggetti, di documenti e di opere d'arte, verranno racchiusi in una nuova struttura visitabile dal pubblico a partire dal 2027 a Flins, di fronte allo storico stabilimento del marchio alle porte di Parigi. Fabrice Cambolive, amministratore delegato della marca francese, non lo vuole chiamare museo: per adesso, parla di “vetrina”, di “collezioni”, di "un luogo dove condividere la passione per l'automobile e il suo futuro”.
Presenta Senard. Nella ex fabbrica di Flins - "casa" di 18 milioni di auto, diventata nel 2021 una Refactory dedicata all'economia circolare - è stato presentato il progetto dell'architetto Jacob Celnikier dello studio GGA, che riprende le forme ortogonali dello stabilimento disegnato da Bernhard Zehrfuss, vincitore del Prix de Rome 1939. Assente l'amministratore delegato del gruppo Luca de Meo dopo il suo addio al mondo dell'auto, è toccato al presidente Jean-Dominique Senard – affiancato da Cambolive e dal direttore marketing Arnaud Belloni - raccontare l'idea di dare una casa alla storia del marchio. “È un luogo speciale - dice Senard accennando a qualche emozione - e rappresenta una rinascita del patrimonio industriale, fatto con amore”.
Le collezioni. La nuova struttura di 11.500 metri quadrati, di cui sono stati mostrati dei render, prevede un edificio a più piani in cui ospitare tre collezioni. Quella riservata alle auto della storia Renault è composta da pallet su cui sono sistemati i veicoli, “nove per ogni piano, come su degli scaffali che in altezza arrivano fino ai 15 metri”, specifica Belloni, che per il “luogo” proietta l'ambizione di un turismo culturale più vasto essendo lo spazio espositivo a due passi da Giverny, sede della casa di Claude Monet. Le altre due collezioni da accogliere prevedono documenti e oggetti legati a Renault e opere d'arte sia di artisti del passato come il fotografo Robert Doisneau, che ha lavorato per la marca a cavallo della seconda guerra mondiale, sia di esponenti della Street Art. Quando l'edificio sarà pronto ci saranno esposizioni temporanee e permanenti.
La Barquette del 1952. Nell'attesa, ci mostrano alcune delle auto che entreranno di diritto nella collezione. Merita attenzione una Barquette 4CV del 1952 che ha corso a Le Mans. Il proprietario l'ha donata a Flins, dove è stata perfettamente restaurata con due anni di lavoro. Frutto di quella Refactory per la quale continua la formazione di personale, guardando al futuro della mobilità. La migliore eredità possibile, per un mondo dell'auto in drammatica trasformazione.