Sempre più italiani guardano alle auto di seconda mano per le loro esigenze di mobilità: l'anno scorso, l'usato ha quasi doppiato il nuovo con 3,1 milioni di passaggi di proprietà, contro 1,5 milioni di immatricolazioni. Quali sono le ragioni di questo successo? Alla domanda cerca di rispondere il nuovo sondaggio istantaneo condotto a giugno dalla società di consulenza strategica Areté. E la risposta è sostanzialmente una: i prezzi.
Il sondaggio. Il 55% degli intervistati (per l'80% già proprietari di un'usata) ha dichiarato di preferire una vettura usata per risparmiare sul prezzo e il 25% perché il ricorso alla seconda mano permette di comprare una vettura di categoria superiore a un prezzo più basso. Il 51% del campione ha speso meno di 10 mila euro per comprare la propria auto usata e il 33% tra i 10 mila e i 20 mila. Il 41% ha sostituito una vettura molto vecchia con una con oltre 10 anni di anzianità, mentre solo il 20% ne ha presa una con meno di cinqe anni. Prima di scegliere, due rispondenti su tre hanno effettuato un test drive, anche per verificare su strada lo stato di salute dell'auto. Infine, tra i rispondenti ci sono pochi dubbi sul fatto che nell'attuale fase di mercato l'usato rappresenti un rifugio sicuro per evitare i costi elevati del nuovo, ridurre l'incertezza legata alla scelta delle nuove motorizzazioni e mitigare l'impatto del difficile scenario economico: il 94% di quanti hanno acquistato un'auto usata lo rifarebbe e addirittura l'85% di loro si riaffiderebbe a un modello dello stesso brand. Ma quanto sono disposti a spendere gli italiani per la prossima auto usata? Otto su dieci dichiarano di voler spendere fino a 20 mila euro, praticamente il doppio di quanto investito dieci anni prima per cambiare la propria vettura. E con quale motorizzazione? Il 32% si dice pronto a scegliere l'ibrido, il 45% preferisce non cambiare le proprie abitudini e confermare l'endotermico, l'8% valuterà l'elettrico. “I dati della nostra nuova instant survey rivelano come i crescenti costi del prodotto nuovo, l'incerto scenario economico e modelli sempre più durevoli ed efficienti lanciati sul mercato spingono gli italiani oggi a rivolgersi in maniera decisa al mercato dell'usato", commenta il presidente di Areté, Massimo Ghenzer. "Nonostante la crescita dei prezzi anche in questo segmento di business, l'usato rappresenta un rifugio sicuro per quasi due consumatori su tre, in attesa di tempi migliori".