La Lombardia a Strasburgo: "L'Europa cambi rotta"


Data inizio: 17-06-2025 - Data Fine: 17-08-2025


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L'assessore regionale allo Sviluppo Economico della Lombardia, Guido Guidesi, continua a lanciare appelli alle istituzioni europee sui rischi che le politiche dell'UE comportano per l'industria automobilistica. In particolare, durante una serie di incontri al Parlamento di Strasburgo, l'assessore ha ribadito l'invito a  "un cambio di rotta" per evitare quello che ha definito “il più grande suicidio industriale della storia”.

500 mila posti a rischio. Guidesi ha partecipato a due giornate di incontri a Strasburgo, focalizzati sui temi dell'automotive e della siderurgia. Tra questi, una riunione con le 40 regioni aderenti all'Automotive Regions Alliance (ARA), di cui è presidente europeo, e incontri bilaterali con il presidente della regione francese Grand Est e con rappresentanti del governo della Baviera. Durante la plenaria dell'ARA, il politico lombardo ha sottolineato la “necessità di apportare correttivi alle attuali direttive della Commissione Europea”, proprio per evitare l'harakiri industriale: attualmente, il 75% della capacità produttiva europea è di fatto inattiva, con 500.000 posti di lavoro a rischio. In Italia, nel 2024, la produzione di veicoli è calata del 20% rispetto al 2019, con punte del 30% nel settore dei componenti. Solo in Lombardia, il comparto automotive coinvolge oltre 30.000 aziende e 100.000 lavoratori, generando un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro.

L'appello per la neutralità tecnologica. “Come Sistema Lombardo, in questi quattro anni crediamo di aver fatto tutto il possibile", ha detto Guidesi. "Siamo stati i primi a lanciare un grido d'allarme nel silenzio più assordante. Abbiamo prodotto documenti scientifici con il supporto del Cluster della Mobilità Lombarda e delle università, e costruito alleanze con altre regioni europee. Ora tocca all'Europa dare risposte concrete e introdurre cambiamenti radicali per salvare un settore strategico per la manifattura europea. Continueremo a lottare per salvare aziende e posti di lavoro. Per noi, i principi della neutralità tecnologica e della pluralità di trazione restano fondamentali, e ci aspettiamo che anche la Commissione li faccia propri”. A tal proposito, la Lombardia è da tempo impegnata nella salvaguardia del comparto. Negli ultimi mesi ha presentato due documenti al commissario ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas: la “Dichiarazione di Monza”, sottoscritta dalle regioni dell'alleanza per promuovere la neutralità tecnologica, e il “Manifesto dei Carburanti Rinnovabili”, volto a valorizzare una pluralità di soluzioni a basse emissioni, oltre all'elettrico. La plenaria dell'ARA è stata l'occasione per ribadire preoccupazioni comuni, fare il punto sulle strategie condivise e consegnare l'aggiornamento del Manifesto lombardo, con l'obiettivo di rafforzare le alleanze e proseguire l'attività di lobbying istituzionale, affinché la voce dei territori possa incidere sulle decisioni della Commissione e del Parlamento europeo. “Oggi – ha concluso Guidesi – registriamo con favore l'unità delle regioni sul principio della neutralità tecnologica. Abbiamo inoltre chiesto congiuntamente il massimo coinvolgimento delle regioni nel nuovo piano d'azione europeo per l'automotive, ribadendo una forte preoccupazione per la situazione del settore a livello continentale, che richiede interventi immediati”.




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