Sul Circuit Gilles Villeneuve, teatro della seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Canada, la Mercedes torna a far parlare di sé: George Russell firma il miglior crono in 1:12.123, mettendosi alle spalle la McLaren di Lando Norris per appena 28 millesimi. Ma il dato che fa rumore è un altro: le prime sette vetture in classifica sono tutte motorizzate Mercedes. Un segnale forte, soprattutto in un weekend che si preannuncia tutt'altro che scontato.
George in palla. Il miglior tempo di Russell arriva su mescola media – nel weekend canadese coincide con la C5, solitamente la più morbida del lotto – confermando l'ottimo feeling con le gomme più aggressive. La McLaren, invece, ha mostrato segnali di ripresa solo nel finale di sessione: Norris ha trovato il giro buono nella simulazione qualifica, dopo un turno complicato. Le MCL39 hanno mostrato buona confidenza con l'anteriore, ma meno stabilità al retrotreno, con il graining che si è presentato un po' più tardi rispetto ad altri team, eccezion fatta per Verstappen. Tra le sorprese di giornata spicca Andrea Kimi Antonelli: il giovane bolognese chiude terzo a tre decimi scarsi dal compagno di squadra, mentre prova a gettarsi alle spalle il trittico di gare europee non proprio esaltanti. Un passo avanti netto, in una pista che premia chi ha coraggio in staccata e trazione in uscita dai lenti.
Bene la Williams. Alle loro spalle si conferma la solidità del team di Grove: Albon è quarto, anche lui sfruttando le gomme medie, e Sainz settimo. Tra loro, l'unica AMR24 superstite, quella di Fernando Alonso: Stroll è infatti finito contro le barriere dopo pochi minuti dall'inizio delle prove.
Ferrari indietro. Chi invece deve ancora trovare il bandolo della matassa è la Rossa di Maranello. Assente in questa seconda sessione Charles Leclerc, fermato da una crepa alla scocca dopo il botto in curva 3 avvenuto durante la prima sessione di prove libere. Così i riflettori erano tutti su Lewis Hamilton, ma il sette volte iridato si è dovuto accontentare dell'ottavo tempo, staccato di mezzo secondo dalla vetta. Il Cavallino ha lavorato più in ottica gara che sul giro secco, ma il distacco resta preoccupante per il momento.
Il resto del gruppo. Nono tempo per Max Verstappen, lontano dai riferimenti del gruppo di testa. La Red Bull ha sofferto in configurazione qualifica, mentre il passo gara sembra più solido. Dietro di lui, le due Racing Bulls di Lawson e Hadjar sono separate da soli 48 millesimi. Segnali di vita anche dalla Sauber: dopo le novità tecniche introdotte a Barcellona, le C44 si avvicinano alla zona punti. Chiude la classifica un Franco Colapinto in difficoltà con l'Alpine, autore anche di un testacoda in curva 2. Le Haas restano nelle retrovie, ma Oliver Bearman ha mostrato qualche spunto interessante nella simulazione di qualifica.
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