La BYD ha deciso di localizzare la sua sede europea a Budapest, in Ungheria. La scelta del Paese magiaro era scontata in virtù di due fattori: il colosso di Shenzhen ha importanti attività già operative a Komárom (autobus), Fót (batterie) e Páty (componenti elettronici) o prossime a entrare in funzione a Szeged (produzione di vetture); inoltre, il governo di Victor Orbán sta perseguendo da anni una politica di apertura ai cinesi che sta trasformando l'Ungheria nella porta d'accesso all'Europa per le aziende del Dragone. Detto questo, la decisione della BYD è decisamente controcorrente perché la sua attuale sede è ad Amsterdam, una città fortemente attrattiva per qualsiasi multinazionale grazie al favorevole contesto fiscale e normativo, e poi perché i costruttori cinesi stanno per lo più optando per la Germania per localizzare le loro filiali continentali.
Un passo strategico. A Budapest, per la precisione in uno dei quartieri più moderni della capitale magiara (si tratta del distretto XI, anche noto come Újbuda), nascerà non solo il nuovo quartier generale (sarà il polo di riferimento per tutte le attività di vendita, per i servizi di post-vendita, per le omoglogazioni, i collaudi, la progettazione dei veicoli), ma anche un centro di ricerca e sviluppo che inizialmente concentrerà le sue attenzioni su mobilità intelligente e tecnologie avanzate di elettrificazione. Secondo BYD, l'investimento, definito come strategico dai vertici aziendali, "riflette l'impegno a lungo termine in Europa", "rafforza la strategia di localizzazione" e crea "migliaia di posti di lavoro altamente qualificati", nonché opportunità di collaborazione con università, start-up e fornitori ungheresi. "Si tratta di un passo decisivo per rafforzare la nostra presenza" nel Vecchio Continente e "sostenere la transizione verso una mobilità innovativa e sostenibile", ha aggiunto l'azienda, evidenziando anche la firma con il governo di un accordo di cooperazione strategica e di lungo termine nel campo dell'innovazione (è previsto che almeno il 50% dei brevetti venga registrato in Ungheria). Secondo le autorità locali, la nuova struttura sarà realizzata grazie a un investimento di circa 248 milioni di euro e, una volta completata, ospiterà 2.000 persone, per la maggior parte ingegneri. Tra l'altro alla cerimonia di sottoscrizione dell'intesa hanno partecipato non solo i firmatari, il vice presidente della BYD, Stella Li, e il ministro degli Esteri, Péter Szijjártó, ma anche il presidente Wang Chuanfu e il premier Orbàn, a dimostrazione dei legami sempre più stretti tra Budapest e l'azienda di Shenzhen.