La corsa del noleggio: aumentano il giro d’affari e la flotta


Data inizio: 07-05-2025 - Data Fine: 07-07-2025


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È raro trovare un settore economico di peso non solo in salute, ma con ampi margini di crescita. Certo, anche nel mondo dell'autonoleggio e della sharing mobility le ombre e le incognite non mancano, soprattutto nel car sharing, ma la forza dei numeri del 2024 e del primo trimestre dell'anno, svelati oggi a Milano nel corso della presentazione del 24° rapporto Aniasa, mostrano un business solido dalle prospettive rosee. Vediamo nel dettaglio partendo proprio dalla prima parte del 2025.

L'anomalo boom di targhe nel 1° trimestre. Nel lungo termine il fatturato è aumentato del 10,1% a 2,3 miliardi di euro, la flotta è cresciuta del 4,7% fino a sfiorare 1,3 milioni di veicoli e le immatricolazioni si sono impennate dell'11,5%. Un dato, quest'ultimo, da leggere però in controluce, visto il boom delle immatricolazioni appannaggio delle cosiddette captive, ossia le società di long term rent emanazione delle case automobilistiche. A questo proposito, lo stesso presidente dell'Aniasa, Alberto Viano, ha ammesso che non tutte queste vetture hanno un cliente. Un modo elegante per non dire che parte di quei numeri, molto probabilmente, sono il frutto di una forzatura sul mercato da parte della Casa controllante: “il noleggio sta supportando il mix di immatricolato”, ha spiegato Viano.

Rent-a-car in chiaroscuro, ma non è crisi. Il noleggio a breve termine, invece, intimamente legato al turismo, ha scontato nel consuntivo trimestrale la diversa collocazione della Pasqua, caduta lo scorso anno a fine marzo. E dunque, pur presentando un fatturato in salita del 6,4% e un leggero aumento dei noleggi (+0,8%), il rent-a-car ha registrato un calo dei giorni di noleggio (-3,5%), della flotta in circolazione (-5,5%) e delle immatricolazioni (-2,7%). Si vedrà nel prosieguo dell'anno se questo andamento in chiaroscuro sarà confermato oppure no.

Fatturato 2024 dell'Nbt a 1,5 miliardi (+4,8%). Di certo c'è che questo segmento del business ha archiviato il 2024 con più luci che ombre: un giro d'affari che ha superato 1,5 miliardi di euro (+4,8%), una crescita dei noleggi del 10,1% a quota 4,7 milioni, un aumento del 6,2% dei giorni di noleggio, che hanno superato i 38 milioni, e una flotta che si è allargata a 140 mila unità (+2,3%) per soddisfare una domanda in aumento. Uniche note stonate, in un panorama comunque luminoso, sono stati il calo della durata media del noleggio (-3,5%) e il leggero calo del fatturato per giorno di locazione (-1,4%). Secondo l'Aniasa, “le aziende di maggiori dimensioni affrontano un aumento dei costi dovuti all'acquisto della flotta, provocato dal consistente innalzamento dei listini, e un crescente incremento dei costi gestionali causato, soprattutto, dalla crescita esponenziale dei danni e dei furti (totali e parziali) e dei canoni concessori pagati ad aeroporti e stazioni ferroviarie, “con pericolose riduzioni dei margini operativi che rischiano di non compensare adeguatamente gli investimenti necessari a garantire gli standard richiesti dal mercato”.

Record di ricavi e flotta per il long term. Restando sul 2024 ma spostando lo sguardo sul lungo termine, anche in questo ambito le luci sovrastano le ombre: una flotta di quasi 1,3 milioni di veicoli (+5,8%), nonostante una forte frenata delle immatricolazioni (-14,7%), una crescita record del fatturato, salito del 17,9% a 12,5 miliardi (di cui 8,7 da contratti di locazione di veicoli e 3,6 dalla rivendita dell'usato). Tra i principali trend registrati dal long term rent, l'aumento delle durate dei contratti (l'80% supera i 36 mesi), il ritorno alla crescita del canale dei privati (+3%), l'aumento costante del business dei veicoli commerciali leggeri, oggi 225 mila (+7,5%). Complessivamente, la platea degli utilizzatori ha raggiunto 268.000 soggetti, di cui 95 mila aziende, 3 mila amministrazioni pubbliche e 170 mila privati (con e senza partita Iva).

Car sharing in difficoltà: -16% di noleggi nel 2024. In un panorama complessivamente roseo, continua a soffrire, invece, il car sharing, ormai concentrato a Roma e a Milano, dove circola l'80% della flotta complessiva. Nel 2024 sono stati effettuati poco più di 4,2 milioni (-16%) di noleggi di vetture (erano 5 mln nel 2023 e ben 10 milioni nel 2019) da 330.000 utenti attivi iscritti al servizio. Si è contratta ulteriormente la flotta di mezzi su strada, a circa 3.300 unità (tutte ibride ed elettriche), metà delle quali restano mediamente non disponibili a causa dei furti (parziali e totali) e dei danneggiamenti che da sempre colpiscono questi veicoli. Unica nota positiva, l'aumento significativo delle durate dei noleggi (in media 126 minuti), un trend che proietta l'offerta del settore verso formule giornaliere, ben diverse da quelle orarie per cui era nato. “Senza un adeguato supporto da parte delle istituzioni nazionali e locali”, ha sottolineato Viano, “questo business - di supporto strategico al trasporto pubblico locale, al decongestionamento dei centri urbani e alla salvaguardia dell'ambiente - rischia di contrarsi ulteriormente nei prossimi anni”.

Obiettivo: la riforma fiscale. Dopo aver faticosamente incassato la salvaguardia della previgente disciplina del fringe benefit sulle auto ordinate prima dell'entrata in vigore – l'1 gennaio scorso - della riforma che ha archiviato il parametro delle emissioni in favore delle alimentazioni, il sodalizio guidato da Alberto Viano si prepara a nuove sfide. La prima è più importante è quella costituita dalla delega fiscale, che il governo ha ottenuto nell'agosto del 2023 e che, dunque, dovrebbe arrivare al traguardo entro tre mesi. Dichiarato l'obiettivo di superare gli attuali e anacronistici paletti sulla deducibilità dei costi dell'auto aziendali, pari ai vecchi 35 milioni di lire fissati nella seconda metà degli anni 90 del secolo scorso e mai adeguati all'inflazione, e sulla detraibilità dell'Iva, attualmente al 40% in perenne deroga alle norme europee. Secondo Viano la riforma dovrebbe essere costruita per far diventare il noleggio la leva della decarbonizzazione, ossia fiscalmente premiante per le vetture a basse o nulle emissioni di anidride carbonica. “Le flotte a noleggio a breve e lungo termine e del car sharing”, ha sottolineato, “costituiscono lo strumento più efficace per accelerare l'elettrificazione della mobilità, come confermato dagli obiettivi annunciati dalla Commissione Ue sulla decarbonizzazione delle flotte. Per andare in questa direzione il nostro Paese deve superare i numerosi ‘dazi occulti' che frenano lo sviluppo e gli investimenti in mobilità pay-per-use”.




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